Con l’uso delle mani
L’osteopata lavora solo con le sue mani. Durante l’esame mi concentro sulla limitazione del movimento dei tessuti. Sento la mobilità delle articolazioni (il sistema muscolo-scheletrico), l’intestino, organi interni, il cranio e la colonna vertebrale. È possibile che una vertebra sia la responsabile dei problemi, perché ha perso il movimento in una determinata direzione. Anche per esempio lo stomaco o l’intestino tenue possono mostrare una motilità limitata.
Per chi ha studiato la matematica a scuola e si è sempre chiesto a che cosa servono i vettori:
Il dolore è la risultante dei vettori delle tensioni presenti nel corpo, causati dalla mancanza di mobilità in diverse regioni.
La mancanza di mobilità causa tensioni diverse in direzioni diverse. Le tensioni diverse risultano in un dolore localizzato dove non si deve lavorare per diminuire le tensioni e così diminuire il dolore.
Sentire
L’osteopata può determinare se questo è effettivamente il caso. La posizione del dolore non ha un ruolo all’inizio della visita. Solo alla fine dell’ esame e del lavoro si realizzerà una connessione tra il dolore e la limitazione del movimento.
Mobilizzare-Allentare-Rilasciare
Durante il trattamento il tessuto “bloccato” viene mobilizzato con varie metodi. Queste tecniche sono sempre finalizzate a migliorare la mobilità. In quasi tutti i casi, ciò avviene tranquillamente e senza dolore. Non deve sorprendere che l’osteopata allora lavora spesso in altre parti del corpo, rispetto a dove il “dolore” è avvertito dal paziente.
Per fare un esempio: i crampi addominali in un bambino possono essere causati nella base del cranio. Questo perché dal cranio parte un’ importante nervo che passa attraverso gli organi addominali. Problemi alla schiena e al collo possono anche essere causati da un problema altrove. O vice versa, dolori addominali possono essere causati da una vertebra bloccata.
Poiché la mobilità del tessuto è migliorato dopo il trattamento, il corpo funzionerà meglio. Di conseguenza, i problemi e dolori scompaiono anche nelle settimane dopo la seduta nella maggior parte dei casi.
Trenino
Per comprendere bene una vertebra bloccata e la sua funzione, usiamo l’immagine di un trenino fuori del binario, sta lì, frustrato nel suo movimento, con tutte le conseguenze per il sistema nervoso: contratture muscolari, sistema vascolare locale, conseguente dolore e limitazione del movimento in una parte diversa del corpo. Una volta che la locomotiva viene riposizionata gentilmente sul suo binario riparte tranquillamente.